Pensione supplementare: INPS spiega la possibilità da non perdere

Che cos’è la pensione supplementare e quando il lavoratore può averne diritto? Ecco come è strutturato questo trattamento ‘extra’

Spesso se ne sente parlare ma non sono tutti consapevoli di che cosa effettivamente si tratti. È la cosiddetta pensione supplementare, da non confondere con il trattamento integrativo, frutto di accantonamenti nei fondi pensione.

Che cos'è la pensione supplementare
Come funziona la pensione supplementare (radiohouse.it)

Il trattamento pensionistico supplementare è ugualmente un introito aggiuntivo che potrebbe, dunque, consentire di affrontare determinate spese con minore preoccupazione. Nel dettaglio, rappresenta una prestazione economica erogata al pensionato, per ottenerla, però, è necessario presentare un’apposita domanda e spetta soltanto ai titolari di una pensione principale.

Pensione supplementare: di cosa si tratta e quando è possibile richiederla?

Come previsto dalla legge, una volta raggiunti i 67 anni di età si ha diritto alla pensione di vecchiaia che si percepisce mensilmente. Ma supponendo che un soggetto abbia lavorato per alcuni mesi come libero professionista, versando una quota della contribuzione nella Gestione separata, ciò permetterà all’ex lavoratore di ricevere la pensione supplementare che andrà, cioè, ad agganciarsi al trattamento pensionistico principale.

pensione supplementare requisiti e sistema di calcolo
Erogazione pensione supplementare: da che età (radiohouse.it)

Si può, dunque, comprendere che il diritto alla pensione supplementare spetta nell’ipotesi di versamenti in una gestione diversa dalla principale, dei contributi per brevi periodi di tempo. In questi casi, verrà corrisposta unitamente alla principale pur non avendo raggiunto diritto a pensione con questi soli contributi. Affinché la pensione supplementare venga erogata dall’Inps devono sussistere alcuni requisiti: anzitutto occorre avere almeno 67 anni, l’età anagrafica per ottenere la pensione di vecchiaia.

Bisogna, poi, essere titolari del trattamento pensionistico principale a fronte dell’interruzione del rapporto di lavoro. Infine, all’interno della gestione nella quale si richiederà la pensione supplementare, è necessario avere almeno un contributo settimanale. Se, infatti, un dipendente statale che ha iniziato a prendere la pensione a 63 anni con 42 anni e 10 mesi di contributi versati, la pensione supplementare per l’attività extra gli verrà corrisposta a partire dal 67 anni; prima di quel momento non sarà possibile richiederla. Infine, è necessario avere cessato il rapporto di lavoro dipendente. 

L’importo è determinato con tre sistemi. Il retributivo, se la retribuzione si riferisce a periodi di tempo precedenti al 1° gennaio 1996. Il misto per periodi antecedenti il 1° gennaio 1996 e successivi al 31 dicembre 1995. Infine il contributivo se la contribuzione si riferisce unicamente a periodi successivi al 31 dicembre 1995 o al 31 dicembre 2011. La domanda per ottenere tale contributo può essere inoltrata tramite l’aiuto di patronati che la invieranno telematicamente all’Inps. 

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