“Non stavo bene, mi ero annientato”: Cesare Cremonini allo scoperto dopo il dramma vissuto

Cesare Cremonini racconta un momento davvero particolare della sua vita: dopo anni viene fuori il dramma vissuto e mai rivelato.

Non ha certamente bisogno di presentazioni, Cesare Cremonini, cantante e artista di grande livello che con la sua musica ha accompagnato tantissime generazioni di persone e ancora oggi è un punto fondamentale della vita di moltissimi suoi fan. Di recente è finito al centro del gossip non solo per il suo lavoro ma anche per l’amore ritrovato grazie a Giorgia Cardinaletti, giornalista del tg1.

Cesare Cremonini lo rivela solo adesso: il dramma del passato
Cesare Cremonini foto Ansa -radiohouse.it

Ad ogni modo, il motivo che lo porta al centro dell’attenzione ha a che fare con qualcosa di completamente diverso, legato al ricordo della nascita di Nessun Vuole essere Robin, il singolo uscito alcuni anni fa e diventato in modo immediato un grande successo.

In particolare, il cantautore tramite la sua pagina social ha mostrato uno scatto del 2016 in cui ha rivelato il dramma che proprio in quel periodo stava vivendo e di cui fino a questo momento non aveva ancora detto nulla. Le sue parole colpiscono.

Cesare Cremonini: “Questa foto è del 2016, pesavo 100 kg”

Cesare Cremonini quel momento della sua vita di cui non aveva mai parlato prima
Cesare Cremonini foto Ansa -radiohouse.it
“Questa fotografia è del 2016. La scattò la mia ragazza di allora. Stavo iniziando a scrivere Nessuno vuole essere Robin. Non stavo bene. Pesavo 100 kg. Mi ero annientato per fare un disco” ha scritto e ancora: “Una cosa stupida. O meglio, avevo annientato i sentimenti nei confronti di chi mi circondava, perché ero entrato in una folle simbiosi con il resto del mondo“. Ebbene un momento particolare che gli ha dato la possibilità di far nascere uno dei capolavori professionali della sua vita.
Sembra infatti che nonostante il momento difficile dal punto di vista personale, in quel momento sia riuscito a incanalare delle emozioni che non conosceva e che non sapeva nemmeno di potere mettere in musica. E forse anche grazie a quella creazione ha capito che il peso che aveva accumulato avrebbe potuto anche rovinare la sua vita.

 

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Ad ogni modo, il resto è storia, un storia che continua ancora oggi e se da un lato si gode un nuovo momento di vita personale e sentimentale, lo stesso può dire anche della sua professione, come ha raccontato nell’intervista per il podcast di Giacomo Poretti: Mi sono fidanzato, sto amando. Sono scelte che fai perché sei pronto a farle e ti metti nella condizione di farle. Poi sto costruendo uno studio a Bologna, l’identità di un luogo è molto importante per sapere chi sei, dove sei, cosa hai fatto”.
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