L’attore è ricorso all’intervento chirurgico per risolvere una situazione grave, lo scenario prima di finire sotto i ferri era preoccupante
“Per te la soluzione, se non vuoi paralizzarti dal dolore, è una sola. L’intervento”. Con queste durissime parole l’amico ortopedico che ha visitato Alessandro Gassmann illustrava il da farsi. L’attore era infatti ridotto in condizioni disastrose, alla fine ha deciso di operarsi tramite microchirurgia. Fortunatamente va tutto per il meglio, per più di qualche attimo però se l’è vista brutta: “’Sei un pazzo’, mi disse Nicola”, ha raccontato sottolineando come il medico non riuscisse a capacitarsi della sua situazione.
Era il 2004 e Gassmann era impegnato a teatro con il Coriolano: “Per interpretare il ruolo del leggendario condottiero Caio Marzio Coriolano, così come se l’era immaginato Shakespeare, ho scelto una corazza di 25 chili. Chi mi conosce lo sa: amo le sfide”. Dopo pochi giorni comincia a soffrire di forti dolori al collo: “Sempre più feroci, sempre più insistenti. Come una lama che ti trafigge ogni volta che respiri”, ha dichiarato al portale OK Salute.
“Rischiavo la paralisi”, il racconto scioccante di Alessandro Gassmann
I sintomi si moltiplicavano col passare dei giorni, Alessandro Gassmann è a teatro per le prove del Coriolano di Shakespeare. Inizialmente cerca di tamponare con antidolorifici e antinfiammatori ma invano; al dolore persistente al collo si aggiungono mal di testa e attacchi di vertigine e, per finire, uno strano dolore al braccio destro che diventa sempre più debole. Soprattutto dopo le iniezioni di cortisone alle quali si sottopone per anestetizzare e mettere in ghiaccio la propria condizione.
Manca pochissimo al debutto dello spettacolo ma l’attore non è ancora tornato in forze. È proprio allora che decide di alzare la cornetta e chiamare il suo amico ortopedico. A quel punto diventa tutto più chiaro, una lastra e il mistero è finalmente risolto: ha due ernie cervicali. Ripercorre le tappe e si accorge di aver esagerato durante le riprese di Transporter: Extreme di Louis Leterrier: “Facevo la parte di un boss criminale e prendevo e davo pugni per tutto il film”.
Così sceglie di fermarsi, sospende la tournée teatrale e finisce sotto i ferri: “Il neurochirurgo opera con la microchirurgia: attraverso un piccolo taglietto sul collo, davanti, le due ernie vengono eliminate”.